TRICOPIGMENTAZIONE PERMANENTE  DEFINITIVA O BIORIASSORBIBILE

Roma, Milano, Casoli, Pescara, Vicenza, Latina

La tricopigmentazione è una specializzazione nata diversi anni fa e con esattezza nel 2007 quando è stata registrata come brevetto alla Camera di commercio di Chieti da Toni Belfatto. Il suo scopo è quello di risolvere esteticamente i problemi di calvizie, esiti cicatriziali e tutti gli inestetismi che coinvolgono in qualche modo i peli o i capelli.

Nell’azione di tricopigmentazione, vengono spinti nel derma dei pigmenti minerali che devono corrispondere a  norme di sicurezza oggi controllate dalla Resap, una risoluzione Europea che legifera sulla loro produzione e sul successivo utilizzo.

Esistono pigmenti indelebili (in questo caso parliamo di tricopigmentazione permanente ), definitivi e pigmenti bioriassorbibili che hanno invece una permanenza limitata nella pelle. La durata di questi ultimi è variabile, in base all’età del cliente, alla tecnica applicativa, e all’esito cicatriziale soggettivo; ma se volessimo indicare un range di durata potremmo tranquillamente definirlo in 6/24 mesi.

Dopo questo periodo, il sistema immunitario e principalmente i macrofagi inizieranno il processo di fagocitosi eliminando per vie linfatiche, sudorazione ed urine le molecole di pigmento impiegate.

Tricopigmentazione semipermanente

Spesso una durata limitata nel tempo può essere letta come un deterrente o qualcosa di negativo quando invece è esattamente il contrario a causa di tre motivazioni fondamentali.

• La prima di ordine cromatico prevede che qualsiasi pigmento a contatto con i raggi solari e luci artificiali, subisce un cambiamento a causa dell’ossidazione: un nero a distanza di 3 anni potrebbe diventare verde/blu come accade con i tatuaggi artistici.
• La seconda di ordine strutturale prevede che ogni molecola di pigmento trasferito nel derma a distanza di anni subisce un’evoluzione di struttura generando un ispessimento del puntino o trattino trasformandolo in un mega dot antiestetico, non più rievocativo nel suo spessore come quello ad esempio del capello rasato.
• Il terzo motivo è legato all’ invecchiamento: un colore scelto all’età di 25 anni sarà completamente diverso da quello che invece si dovrà utilizzare a 45 e poi a 65. Il rischio un giorno è di avere una capigliatura di  capelli bianchi ed, al contrario, una macchia verde/blu a contrastarla.

Tricopigmentazione permanente o semipermanente?

Il tricopigmentista dovrebbe essere considerato come un parrucchiere dal quale ci rechiamo mensilmente, le signore anche più di una volta al mese, per tagliare i capelli o fare la tinta. Ma perchè non ci sogniamo di chiedere di farci un taglio o un colore per tutta la vita? Perchè oramai è entrato nell’ordine della quotidianità recarsi presso di lui per rinnovare un ideale di bellezza.

Ecco appunto, dal parrucchiere si va a tagliare i capelli, dal tricopigmentista ci si reca invece per “metterli”.

Come qualsiasi processo evolutivo e soprattutto quando un fenomeno diventa una forma di business a tutti gli effetti, purtroppo  diversi siti o riviste di settore  tendono a convincere il cliente su una durata della tricopigmentazione intermedia di circa 5/10 anni tra quella bioriassorbibile e quella definitiva ma purtroppo in contrasto con quello che la legge prevede sulla produzione e sull’utilizzo di pigmenti.

Il consiglio dell’esperto è quello di diffidare o di chiedere una garanzia scritta che quello che viene proclamato venga poi rispettato nel tempo.

Costi Tricopigmentazione : come spiegato in questo articolo sui costi della tricopigmentazione, sono variabili in base al settore da trattare.